Esame orale universitario: la tecnica del mirroring
Esame orale universitario: la tecnica del mirroring

Avete suggerimenti e consigli per l’esame orale universitario?

Questa è una delle domande più ricorrenti che ci vengono poste. L’esame orale universitario è spesso un’esperienza molto particolare ed in alcuni casi difficile da gestire. Nella maggior parte dei casi si hanno infatti solamente pochi minuti a disposizione per dare la migliore impressione possibile di fronte al docente.

Pochi minuti nei quali è importante riuscire ad entrare “in sintonia” con il professore in modo da lasciare una buona opinione di sè e contribuire così ad influenzare in maniera positiva l’andamento dell’esame.

Partiamo prima di tutto con il dire, per evitare equivoci, che è chiaro che è prima di tutto la qualità dei contenuti che esprimiamo a fare la differenza. Tuttavia esistono alcuni accorgimenti che è possibile adottare e che spesso contribuiscono ad alzare o abbassare il voto finale dell’esame.

Quindi come fare una buona impressione all’esame orale?

E’ capitato infatti a tutti qualche volta di pensare di stare antipatici o simpatici al docente (che magari non ci aveva mai visto prima) o di percepire a pelle una certa sintonia o distanza con il professore.

Esistono però delle tecniche dette di “mirroring” (rispecchiamento) che in pochi minuti possono aiutare in maniera consistente ad entrare in sintonia con chi ci troviamo di fronte. Sono tecniche ad esempio molto usate dai venditori o dagli psicologi, ma che possono essere facilmente utilizzate anche durante un esame orale universitario.

La tecnica del rispecchiamento parte da questo semplice presupposto di base: “chi ci assomiglia ci piace di più”. E consiste quindi nel ricalcare alcuni semplici comportamenti o atteggiamenti del nostro interlocutore in modo che egli percepisca una certa affinità con noi.

I due aspetti che possono essere facilmente “rispecchiati” durante l’esame orale sono: la postura e la voce.

Per quanto riguarda la postura vi sono professori che tendono a sedersi in maniera molto composta e rigida, altri che affrontano l’esame seduti in modo molto rilassato e scomposto. Alcuni sono molto protesi con il busto verso lo studente, altri si tengono con la sedia lontano e a debita distanza.
Generalmente, alle persone rilassate che mantengono una certa distanza con l’interlocutore, dà molto fastidio una persona rigida che gli si avvicina troppo, in quanto questo viene percepito come un’invasione del proprio spazio vitale. Allo stesso modo se siamo seduti in maniera attiva e protesi verso il nostro interlocutore, se l’altra persona è seduta troppo rilassata e distante, interpreteremo inconsapevolmente questo segnale come una “scarsa attenzione” nei nostri confronti.

Per quanto riguarda la voce vi sono soprattutto due aspetti ai quali prestare attenzione: il volume della voce e la velocità della parlata.
Vi sono persone che parlano con un tono di voce molto alto e altre con tono molto basso, vi sono persone che parlano in modo molto rapido e altre che parlano molto lentamente scandendo piano le parole. Solitamente alle persone che parlano con un tono di voce pacato e con un ritmo calmo, danno molto fastidio coloro che parlano in maniera molto rapida quasi a “macchinetta”. Ci si sente infatti sommersi e sovrastati dalle troppe parole. Allo stesso modo, le persone con un eloquio veloce, provano un senso di noia e insofferenza verso coloro che parlano lentamente e a voce bassa.

Questi aspetti che abbiamo descritto sopra fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi e sarà quindi capitato a tutti di provare queste sensazioni. La cosa interessante è che questi segnali sono solitamente letti in maniera inconsapevole dal nostro cervello. Noi quindi ci ritroviamo spesso con una sensazione “a pelle” di simpatia o antipatia senza sapere perchè.

Quando ti trovi all’esame di fronte al professore, fai dunque attenzione alla sua postura e al modo in cui sta seduto sulla sedia e poni inoltre l’orecchio al suo modo di parlare. Cerca quindi di rispecchiare in qualche modo il suo atteggiamento e sintonizzati con il tono della sua voce e la velocità della sua parlata. Vedrai che questi piccoli particolari spesso possono fare la differenza!! Ricordati che si tratta di “sintonizzarsi”, non di scimmiottare il comportamento altrui. Altrimenti l’altra persona se ne accorgerà immediatamente!!

Se sei un po’perplesso e non hai mai sentito parlare di queste tecniche, non ti resta che fare delle prove osservando chi ti sta intorno, amici, genitori, ragazzo o ragazza. Utilizza con loro la tecnica del rispecchiamento durante un dialogo o una discussione e prova a vedere i risultati che si ottengono. Vedrai che dopo un pò di allenamento, ti verrà tutto automatico, senza più bisogno di pensarci!!


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